Thursday, November 20, 2008

Dove va la biopolitica?

Riprendo a scrivere articoli in Italiano dopo vari mesi, con la promessa di farlo più spesso. Stefano Vaj, Segretario dell' Associazione Italiana Transumanisti, mi ha gentilmente inviato una copia del libretto - intervista Dove va la biopolitica?, a cura di Adriano Scianca: "Dove va la biopolitica? Perché tecnoscienza, genetica, ecologia, bioetica sono sempre più al centro dello scontro ideologico? Qual è, quale può essere l’avvenire della nostra specie e del nostro ambiente? Siamo davvero di fronte ad una trasformazione postumana? Stefano Vaj esamina le questioni essenziali del nuovo secolo alla luce della ricerca scientifica e del dibattito filosofico più recenti, proponendo risposte originali e concrete che si riallacciano all’eredità del futurismo e del sovrumanismo europeo.".

Il libretto, di appena 60 pagine di domande e risposte, si legge in un' ora e costituisce un utile riassunto dell' opera Biopolitica. Il nuovo paradigma, dello stesso autore, della quale ho scritto a suo tempo una breve recensione in inglese. Come (spero che) tutti sapranno il futurismo è stato un movimento artistico e culturale, chiaramente precursore di varie interpretazioni del transumanismo, del quale l' esponente più conosciuto è stato Filippo Tommaso Marinetti, l' autore del Manifesto del Futurismo della cui pubblicazione si avvicina il centenario. Che il movimento futurista sia stato a volte considerato, se non un alleato, almeno un precursore del fascismo, è un errore storico e filosofico. Bruce Sterling, che certo fascista non è, ha recentemente pubblicato su Wired il Manifesto del Futurismo in inglese, e ha parlato di futurismo (attraverso David Orban) in occasione di un recente convegno a Torino (versione in inglese - video in blip.tv - parte del video in Youtube).

Che cosa è il sovrumanismo? Secondo alcuni critici (vedasi anche la critica in inglese), si tratta di una pericolosa componente fascista, o neofascista, del pensiero transumanista, vicina allo spirito della Nouvelle Droite francese. Nelle parole di Vaj, invece: "La versione "fondamentalista", sovrumanista e postumanista, che io propongo rappresenta in ultima analisi lo sbocco obbligato di qualsiasi transumanismo coerente.". E alla fine del libretto, riecheggiando il linguaggio "eroico" di Marinetti: : "La nostra inquieta esplorazione del mondo, le tecniche che ne discendono, ci condannano a delle scelte, ci offrono dei poteri, ma non possono dirci cosa farne. Questo non appartiene agli ingegneri o agli scienziati o ai giuristi, ma ai poeti, agli "eroi fondatori" ed alle aristocrazie che sanno tradurre in atto l' oscura volontà collettiva della comunità popolare da cui emanano.".

Questo non mi sembra fascismo, almeno non come lo definisco io. Se questo è fascismo, allora sono fascista. Ma mi sembra più vicino al transumanismo eroicamente radicale, e radicalmente eroico, espresso ad esempio da Max More: "Cara Madre Natura... abbiamo deciso che è giunto il momento di modificare la costituzione umana..." e William Sims Bainbridge: "Abbiamo bisogno di un nuovo movimento sociale dedicato alla conquista dello spazio e capace di dare un senso di proposito trascendente ai settori dominanti della società... la condizione umana è estremamente assurda se non viene vista in un contesto cosmico capace di darle significato...". Preferisco il sovrumanismo e il sovversivo eroismo marinettiano ad alcune interpretazioni moderne del transumanismo, troppo asettiche e politicamente corrette, troppo caute e socialmente responsabili e, infine, troppo annacquate e mortalmente noiose.